Fasi critiche del matrimonio
Nel corso di una vita e di un matrimonio vi sono dei punti di svolta, periodi di transizione e di crisi in cui le cose cambiano. E’ in questi momenti che un matrimonio – e ancor prima una relazione - corre il maggior rischio di trovarsi di fronte ad un’infedeltà. Secondo Pittman, i punti di svolta più pericolosi sono: “l’innamoramento”, “il panico prenuziale”, “la fine dell’idillio”, “il mondo adulto”, “l’allevamento dei figli”, “il distacco dal sesso”, “il raggiungimento del culmine”, “il nido vuoto” e “la realtà della vita” (88).
L’innamoramento
In questa fase può esserci la crisi del “terzo appuntamento” quando uno dei partners comincia per primo a provare affetto per l’altro. Se l’altro non ha ancora cominciato a provare gli stessi sentimenti la relazione può divenire confusa soprattutto per gli individui più insicuri timorosi che il loro bisogno d’amore non venga soddisfatto. Qualsiasi persona equilibrata, appena coglie i primi segni di questa disperazione, probabilmente rompe il rapporto fuggendo via.
Il panico prenuziale
Poco prima del matrimonio capita di frequente che nella coppia ci sia un raffreddamento che si pone come tentativo di indietreggiare per vedere se si è ancora padroni di sé, se si riesce a controllare la propria vita e la distanza dal partner.
La fine dell’ idillio
Ad un certo punto della relazione va scemando quella atmosfera romantica che aveva contraddistinto le fasi iniziali del rapporto. Il partner inizia a pensare che il coniuge non è così meraviglioso come aveva pensato, attribuendogli specifiche mancanze. Può accadere che comincia subito una nuova relazione in cui può sperare di mantenere una continua atmosfera idillica.
Il mondo degli adulti
La coppia che si sposa si trova a dover fare delle scelte fondamentali come quella di avere dei figli, ed il processo con cui si fanno queste scelte può essere sconcertante. La coppia deve inoltre tener conto delle proprie famiglie di origine e dell’influenza che queste esercitano sul matrimonio. E’ come se la nuova coppia si sentisse costretta a distinguersi come una nuova famiglia invece che come un ramo della vecchia, a ciascun coniuge viene chiesto di considerare criticamene la propria famiglia e le sue origini e decidere quali valori debbano essere mantenuti e quali scartati. Mentre il matrimonio attraversa questa fase di “potatura” i partners possono sentirsi isolati e soli e un modo apparentemente comune di risolvere il problema è quella di trasformare un’amicizia in una relazione segreta.
L’allevamento dei figli
Allevare figli non è solo un vantaggio poiché stabilizza il matrimonio, ma mette anche in trappola i genitori. Chi non riesce a rinunciare al comportamento infantile e si oppone quindi al ruolo di genitore può sentirsi offeso dal comportamento sempre più adulto e maturo del coniuge e ribellarvisi. C’è chi, soprattutto l’uomo si butta nel lavoro o nello sport, altri si intrattengono nei bar e non tornano a casa finché i figli non sono addormentati, altri ancora hanno relazioni extraconiugali.
Il conflitto può anche nascere quando uno o tutti e due i partner si accorgono che la moglie sta diventando solo una madre e il marito uno dei figli, oppure se il marito a sentirsi più genitore può trasformarsi nella nonna controllando come la moglie ha cura dei figli, senza assumersi, però, nessuna responsabilità diretta.
Può anche succedere, a mano a mano che ciascun genitore svolge le varie attività educative, che l’altro genitore provi la sensazione di trovarsi di fronte ai propri genitori e reagire di conseguenza. Le persone che hanno avuto difficoltà nella loro adolescenza, che non hanno mai superato la loro ribellione contro l’autorità, probabilmente si ribelleranno contro il genitore più adulto del loro figlio adolescente e sceglieranno questo momento del loro matrimonio per iniziare una relazione extraconiugale.
Il distacco dal sesso
Questo può avvenire per diverse ragioni, una di queste può essere dovuta dall’età dei partners. Molti uomini attribuiscono questo fatto all’invecchiamento della moglie o a qualche altra ragione di comodo.
Il raggiungimento del culmine
Questa crisi, nella nostra età narcisistica è molto comune ed è rappresentata dalla percezione che da questo momento in poi la strada sarà in discesa. Questa crisi della mezza età riguarda prevalentemente gli uomini, che scoprono di avere un tempo limitato per raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati nella vita. Gli uomini che si trovano al culmine della propria vita,sia questo in alto o no, tendono ad essere depressi e concentrati su di sé, e vivere con loro è molto difficile.
Il nido vuoto
La donna che vive in un nido vuoto può aumentare l’intimità col marito oppure può occuparsi di più del suo lavoro o delle sue attività. Può darsi, però, che il marito non desideri una maggiore intimità coniugale e nemmeno che la moglie si occupi della sua vita personale aspettandosi che lui badi a sé stesso. La donna si rende perfettamente conto che questo è il periodo in cui il marito corre i maggiori rischi di infedele. Ciò di cui forse non si rende conto è che anche lei corre questo rischio.
La realtà della vita
Ad un certo punto della vita matrimoniale, le persone si rendono conto di diverse realtà: sono imperfette, il coniuge è imperfetto, i figli sono imperfetti, non stanno per conquistare il mondo, stanno diventando relativamente più poveri e più vecchi e più brutti e più bassi e più grassi, e meno desiderati dagli altri. L’effetto sul matrimonio può essere drastico, poiché il partner che do importanza alla giovinezza è preso dal panico all’idea di essere sposato con una persona di mezza età le cui forze sono in declino. L’età non è associata solo alla morte o alla debolezza o all’aspetto sgradevole, ma al diventare simili ai propri genitori. Il solo modo per evitare di diventare come un genitore può sembrare quello di sfuggire un coniuge che sta invecchiando, o attraverso il divorzio o
attraverso una relazione extraconiugale.